Nel mondo della birra l'Italia ha lasciato il segno con una serie di marchi ben distinti che conferiscono alla bevanda un tocco unico all'artigianato tradizionale nonché in termini di gusto. I birrifici italiani infatti spesso infondono le loro creazioni con ingredienti locali, creando un viaggio sensoriale che riflette il ricco patrimonio culinario della regione di produzione.
Che si tratti dell'uso di cereali come orzo maltato, grano, mais, riso e luppolo o dell'incorporazione di erbe e spezie, i marchi di birra italiani mostrano un impegno per la qualità e una celebrazione dei sapori locali.
Tra i più popolari ce ne sono tuttavia tre che anche all’estero risultano molto apprezzati, e per tale motivo meritano di essere descritti dettagliatamente.
Birra Peroni: l’eccellenza italiana nel mondo
La Birra Peroni nata nell’anno 1846 rappresenta oggi l’eccellenza della tradizione italiana della bevanda. Prodotta a Padova, Roma e Bari, riesce ad essere apprezzata anche al di fuori dei confini nazionali grazie soprattutto alle materie prime accuratamente selezionate.
Tra queste c’è ad esempio il malto categoricamente italiano e che viene lavorato con un processo meticoloso. La Birra Peroni lager ossia quella classica, viene proposta anche con altre diciture e tipologie di produzione; infatti, sul mercato è disponibile quella cosiddetta Gran Riserva, la Cruda (birra non pastorizzata), Chill (al limone) nonché nel formato Peperoncino quest’ultimo leggero e molto aromatico. Il marchio tuttavia dagli anni '60 propone la Peroni Nastro Azzurro che viene prodotta a Roma, e il cui nome è stato scelto per omaggiare il transatlantico Rex che nell’anno 1933 vinse proprio l’omonimo premio.
Uno dei suoi ingredienti migliori è il mais, una varietà prodotta esclusivamente nelle zone agricole italiane che conferisce a questa bevanda di 5,1% volume un sapore decisamente secco e, allo stesso tempo profumato, con un intenso aroma a base di luppolo.
Birra Moretti: il marchio più noto all’estero
La Birra Moretti è uno dei marchi più noti all'estero. Nato nell’anno 1859 nella città di Udine è diventato nel corso degli anni il simbolo della regione Friuli Venezia Giulia.
Il fondatore Luigi dell’omonima famiglia, con la sua arte di elaborazione dei tipici cereali della bevanda, l’ha resa nota anche all’estero. In epoca moderna ha tuttavia riscosso il maggior successo sia nazionale che internazionale nel momento in cui le bottiglie sono apparse con l’uomo con un cappello e con il Baffo diventato subito il più famoso d'Italia.
Gli ingredienti sono acqua, luppolo, orzo e lievito che conferiscono alla bevanda una tonalità oro brillante, una schiuma compatta e sottile nonché un retrogusto di malto e profumo di miele d'acacia. La sua gradazione alcolica infine è di 4,6 volume, quindi ideale per qualsiasi pasto.
Birra Poretti: un marchio tra arte e tradizione
La Birreria Poretti fu fondata da Angelo dell’omonima famiglia nel 1876, e da quel momento in poi riuscì ad affermarsi soprattutto nella zona settentrionale dell’Italia e nelle nazioni adiacenti.
Nel 1939 l'azienda tuttavia era sull’orlo del fallimento se non fosse intervenuto il brand Bassetti, proprietario anche del birrificio che produceva la Splugen. A seguito di ciò, la bevanda catturò l'interesse del gruppo danese Carlsberg, che nel 1982 iniziò ad acquistare quote sempre più grandi, fino a possedere l'intera azienda nel 2002.
Oggi la Birra Poretti molto apprezzata anche all’estero, è quella identificata dalla scritta 4 Luppoli e rappresenta una lager a bassa fermentazione. Le sue caratteristiche in termini di gusto sono univoche; infatti, presenta delle note fruttate con colore paglierino molto limpido, e una gradazione alcolica di 5,0% seppur di base è piuttosto leggera.