L’elettricità – quella stessa forma di energia che ormai possiamo ampiamente dire muove pressochè tutto il nostro mondo, dalle industrie alle case, attivando milioni di dispositivi dalle dimensioni, dalle forme e dalle funzioni più disparate, altro non è, se analizzata da un punto di vista fisico, che un flusso di elettroni lungo un conduttore. Esistono però due modi di far scorrere questi elettroni; il primo è quello di cambiarne continuamente la direzione – e prende il nome di corrente alternata – mentre il secondo tiene in movimento gli elettroni con una direzione continua – e viene infatti definito corrente continua. Le due metodologie non sono equivalenti; mentre la corrente alternata viene utilizzata per spostare elettricità lungo le grandi distanze, e richiede altissimi voltaggi, la corrente continua è quella che dà energia a dispositivi di dimensioni più contenute.
Da questa situazione, naturalmente, deriva il fatto che la produzione alimentatori deve necessariamente orientarsi su entrambi i tipi di corrente, ma allo stesso tempo vede numeri molto più elevati nel campo della corrente continua. E il modo più tipico di somministrare corrente continua è rappresentato dalle batterie, dove i terminali positivi e negativi vanno in una sola direzione. Per questo, se ci facciamo caso, hanno una batteria le autoradio, i telefonini, e tanti altri strumenti elettrici; e proprio per questa varietà, sul mercato è possibile trovare batterie di ogni genere di potenza e voltaggio.
Gli alimentatori a corrente continua sono quindi un elemento praticamente onnipresente, nella nostra società. Il numero di dispositivi elettronici di piccole dimensioni di cui facciamo uso, e che portiamo magari sempre con noi, è ormai elevatissimo: pensiamo solo a cellulari, tablet, computer portatili e lettori MP3. Per questo è fondamentale essere sicuri di disporre sempre, e di utilizzare correttamente, un tipo di alimentatore che si adatti esattamente alle specifiche del prodotto in questione; utilizzarne uno scorretto potrebbe non solo non dare carica al nostro dispositivo, ma addirittura danneggiarlo irrimediabilmente.