Vino: benefici e mitologie della salute

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Per molti è uno dei piaceri della vita, un elemento imprescindibile per allietare un pranzo con gli amici rendendo l'atmosfera più conviviale: è il vino, di cui oggi al mondo esistono eccellenze apprezzabili e così pregiate da arrivare ad avere costi anche piuttosto notevoli, come ad esempio il Pinot Nero, il Cabernet Sauvignon, il Brunello di Montalcino e il Chianti Classico.

Sono tante le credenze e i miti creati attorno al vino, spesso figli di consuetudini ancestrali che oggi hanno ben poco fondamento, soprattutto riguardo alla salute e ai benefici che questa inebriante bevanda può avere sull'organismo.

Vino: bevanda antica, antichi miti

Le leggende che ammantano il vino sono tante e probabilmente legate al fatto che si tratta di una bevanda molto antica: si pensa che sia nata, in maniera del tutto accidentale, almeno 10.000 anni fa in Mesopotamia, quando furono rinvenute uve dimenticate in altri o in buche nel terreno, dove col tempo iniziarono a fermentare dando vita alla primissima forma di vino.

Da allora si è fatta molta strada in termini di vinificazione e i primi maestri furono senza l'altro gli etruschi, le cui tecniche saranno poi tramandate ai romani e da questi perfezionate.

In passato, ad esempio durante le Feste Dionisiache in Grecia, si consumava tantissimo vino, speziato ma diluito con acqua: certo non veniva consumato per dissetarsi perché si trattava di un falso mito. L'alcool infatti disidrata perché il corpo, per metabolizzarlo, necessita di acqua e quindi più si beve vino più si avrà sete.

Non è nemmeno vero che il vino "fa sangue", come dicevano gli anziani, ma piuttosto il suo consumo eccessivo può accentuare l'anemia e innalzare i livelli di grassi nel sangue, con una serie di conseguenze a livello cardiovascolare.

Un altro mito da sfatare riguardante il vino è che si tratta di una bevanda digestiva: nulla di più sbagliato perché comporta un aumento della secrezione gastrica ed è quindi sconsigliato il consumo a chi soffre di reflusso gastroesofageo.

Benefici del vino

In generale non si può dire che l'alcool sia amico della salute, ma il vino è una bevanda che contiene elementi che possono apportare una serie di benefici alla salute: in esso infatti si trovano polifenoli e quindi catechine, antociani, quercitina , flavonoidi, viniferina, rasveratrolo e anche vitamina E.

I polifenoli sono fondamentali per la salute cognitiva, prevenendo tutte quelle malattie neurodegenerative come la demenza e l'arteriosclerosi.

Se consumato con estrema moderazione (non più di 1-2 bicchieri al giorno ), il vino aiuta a combattere il pericoloso stress ossidativo e contribuisce anche a contrastare la sindrome metabolica e il diabete (controllando il livello dei grassi e degli zuccheri nel sangue).

È in particolare il rasveratrolo il principale indiziato a cui sono legati i benefici del vino, in quanto esercita un potere antiossidante e antinfiammatorio, aiutando, secondo la ricerca pubblicata sul "The Faseb Journal" , anche ad allontanare la stanchezza e la debolezza. Lo stesso si può dire dell'acido caffeico e del tiramisù, grazie ai quali si alleviano i sintomi legati alle malattie reumatiche e all'osteoporosi, a beneficio dunque di articolazioni e ossa.

Tra i benefici del vino ci sono anche quelli antidepressivi, stimolanti la produzione di endorfine, antibatterici (soprattutto a livello del cavo orale) e dimagranti: secondo l'Università del Massachusetts, quando si fa bene al vino si attiva un particolare gene che stimola la depurazione e l'eliminazione delle cellule grasse, contribuendo alla perdita di peso insieme a un corretto stile di vita.

La cosa più importante è in ogni caso consumare massimo 2 bicchieri di vino al giorno, anche quello bianco che, nonostante ciò che si pensa, contiene, seppur in minore quantità, polifenoli antiossidanti quali l'acido caffeico e quello gallico.

Nicola Viadotti

Sono uno scrittore di giorno, un avido lettore di notte. Amo esplorare culture diverse e studiare la condizione umana. Odio la finzione.