Dimenticate i film cult polizieschi americani, gli agenti sotto copertura o le serie tv in cui lo spionaggio è una componente fondamentale. Il furto d’identità è un problema serio, grave e difficilmente risolvibile. Non ci sono folli inseguimenti come in Identity Thief o improbabili scambi come nei cinepanettoni. Sono anni di denunce, diffide ed eventi difficilmente spiegabili.
Un furto d’identità si può subire in mille modi. Basta semplicemente essere in possesso di un personal computer senza gli adeguati sistemi di sicurezza: è un attimo per un hacker intrufolarsi attraverso lo stesso collegamento internet per depredarvi di tutti i vostri documenti. Oppure, semplicemente, basta mostrare i propri documenti alla persona sbagliata.
Accortezze fondamentali per evitare un furto d’identità: cos’è necessario tenere in considerazione
Wikipedia definisce come “furto d’identità” un atto criminale, che viene perpetrato attraverso la menzogna. In poche parole, è semplicemente fingersi qualcun altro. Un funzionario statale, un pubblico ufficiale o, semplicemente, un altro individuo, al fine di trarre un vantaggio, come compiere un furto o imbrogliare un’assicurazione. Ci sono mille modi in cui un’identità può essere usata per commettere un’azione criminale, ma in ben pochi casi si riesce a rimediare a questa situazione. L’unica strada percorribile è la prevenzione.
Prevenire un furto d’identità è abbastanza semplice, e basta usare poche, ma necessarie, accortezze. La prima cosa che bisogna fare è prestare particolare attenzione a coloro a cui mostriamo i nostri documenti. È difficile opporsi a un poliziotto o ad un controllore, ma in questi frangenti bisogna sempre prestare particolare attenzione al contesto. In aeroporto, sui treni o, semplicemente, in banca è frequente e giustificata la richiesta di documenti. Molto più sospetto, invece, è un controllo a sorpresa fatto a pochi passi da casa, magari da un agente in borghese. In questo caso, è sempre utile identificare il controllore, in modo tale da assicurarsi che egli appartenga effettivamente alle forze dell’ordine.
Bisogna prestare particolare attenzione a quale documento si esibisce. Anche il codice fiscale, nonostante non presenti alcuna fotografia, può indicare la maggior parte dei nostri dati personali attraverso la sua decodifica. Basti pensare che con la tecnica del codice fiscale inverso è possibile risalire ai nostri dati anagrafici. In questi casi, il furto d’identità diventa non solo possibile, ma perfino probabile.
Furto d’identità digitale: come viene perpetuato e come ci si può difendere
Bisogna prestare particolare attenzione anche alla rete che utilizziamo per collegarci ad internet quando siamo fuori casa. Collegarsi ad una rete pubblica, infatti, rischia di mettere a repentaglio i dati contenuti all’interno dei nostri computer o smartphone. Anche in questo caso, è utile proteggersi, attraverso degli antivirus efficaci o tramite delle VPN che permettano una navigazione tranquilla e sicura, al riparto da eventuali attacchi attraverso internet.
Nonostante tutte le precauzioni prese, è estremamente probabile che al mondo esista qualcuno più furbo di noi e che questo sia entrato in possesso dei nostri dati personali. Non si può, in fondo, rubare un’identità, ma si può utilizzare per scopi fraudolenti. In questo caso, l’unica cosa da fare è rivolgersi alle forze dell’ordine, che metteranno in moto le dovute procedure per impedire l’uso illecito della vostra identità.
L’organo competente per quanto riguarda i furti d’identità è la Polizia Postale. Rivolgersi a questi professionisti permette di mettere in moto la macchina burocratica in grado di ripristinare i vostri dati personali ed i vostri profili social. E’ possibile sporgere anche una denuncia online senza recarsi di persona al commissariato.
Infatti, negli ultimi tempi la rilevanza dei social è diventata sempre maggiore. Sempre più spesso, infatti, giovanissimi trovano il modo di mantenersi proprio grazie ai network. In questo caso, gli hacker possono tentare di acquisire queste identità al fine di ingannare le aziende o di corrompere la pubblica immagine dell’influencer. Anche in questo frangente, la Polizia Postale è tenuta a intervenire per ripristinare l’ordine.
Il reato di sostituzione di persona: che cos’è e cosa comporta
La sostituzione di persona, invece, si può invocare nel momento in cui il danno viene inferto, attraverso un documento falso, ad un soggetto terzo. In questo caso, la legislazione italiana prevede pene fino a un massimo di un anno.
In questi casi, infatti, si può usare un’identità terza a piacimento, per chiedere ed ottenere prestiti o finanziamenti o, semplicemente, per poter infrangere la legge senza rischiare di intaccare la propria fedina penale. In questo caso, la vittima è tenuta a presentare immediatamente la denuncia di smarrimento del proprio documento (carta d’identità, patente o codice fiscale che sia), in modo tale da permettere alle agenzie di individuare eventuali truffatori attraverso la matricola del documento.
Ogni nostro documento, infatti, è contrassegnato da una cifra univoca, che ci permette di denunciarne facilmente lo smarrimento o il furto, In questo caso, il documento diventa nullo e per le agenzie è tremendamente semplice evitare eventuali frodi.
Con queste semplici accortezze, è possibile evitare di incorrere in questa fastidiosa problematica nel corso della propria vita. Nel caso si avesse la sfortuna di incappare in un furto d’identità, le forze dell’ordine sono le prime ad essere chiamate in causa. Una volta accertato il fatto di reato, si procederà con l’iter giudiziario che ne consegue.